L’Italia non poteva perdere altro tempo per provare a risollevare la competitività delle proprie imprese in un settore strategico quale è quello manifatturiero: il Piano Nazionale Industria 4.0 infatti, delinea interventi su quattro direttrici strategiche, funzionali allo sviluppo dell’industria italiana.
Parliamo di:
- incentivi fiscali a sostegno di investimenti in asset produttivi e di iniziative di R&S,
- misure a sostegno della ricerca, dell’innovazione e della nuova imprenditorialità,
- infrastrutture abilitanti,
- formazione e competenze
Parallelamente il Paese lavorerà alla sensibilizzazione verso imprese, istituzioni e opinione pubblica sull’importanza strategica che la modernizzazione del sistema manifatturiero riveste per la crescita economica del paese.
Tra le varie misure previste, spicca l’incentivo fiscale che il piano stabilisce a favore dei progetti di innovazione digitale, con l’obiettivo di incrementare di 10 miliardi di euro gli investimenti privati su tecnologie innovative. In questo modo, il piano stabilisce una nuova soglia di superammortamento, pari al 250%, nonché favorevoli finestre temporali per la sua concessione.
Il piano, presentato lo scorso 21 settembre dal Ministro Calenda, prevede che le risorse non vengano destinato a questo o a quel settore, a questa o quella tecnologia specifica, a questa o quella dimensione di impresa, ma lascia che la dinamica competitiva, da un lato, e le azioni a sostegno di una accresciuta consapevolezza, dall’altro, determinino la domanda delle risorse. Anche questo aspetto è “una vera e propria rivoluzione”.
Fonte: www.corrierecomunicazioni.it